India

Argomento: India

Oltre alla guerriglia in Kashmir, l'India deve fronteggiare diversi movimenti separatisti.L'area nordorientale, abitata da diverse etnie, geograficamente separate dal sub-continente indiano e socio-economicamente emarginate dal governo di Nuova Delhi, ha conosciuto guerriglie separatiste fin dalla nascita dello Stato indiano dopo la seconda guerra mondiale. 
Le tensioni coinvolgono sette stati della Repubblica Federale chiamati le "sette sorelle", Arunachal Pradesh, Assam, Manipur, Meghalaya, Mizoram, Nagaland, Tripura che rivendicavano maggiore autonomia o in alcuni casi l’indipendenza dal governo centrale.        
          


  
Gli stati in cui il fermento separatista assume anche carattere terroristico sono l’Assam, che rivendica la costituzione di uno stato indipendente detto "Bodoland" comprendente tutti i sette stati del nordest, il Manipur e il Nagaland ai confini con il Myanmar, che pretende la costituzione di una federazione indipendente denominata "Grande Nagaland", comprendente anche Arunachal Paradesh, Assam, Manipur e Tripura. 
Dal 1979 il Fronte Unito di Liberazione dell’Assam porta avanti la sua lotta contro lo Stato Indiano al fine di ottenere la propria indipendenza. La repressione militare indiana contro il separatismo nell'Assam è andata gradualmente intensificandosi, fino a trasformarsi, dopo le operazioni dei primi anni '90, in una guerra vera e propria. All’inizio del 2005 il governo indiano ha siglato una tregua con i ribelli del Fronte Nazionale Democratico del Bodoland che doveva preludere a negoziati di pace, ma nel giugno 2006 sono ripresi gli scontri.
Nell’India sud-occidentale i maggiori conflitti si svolgono nello stato di Andra Pradesh, dove, da più di vent’anni, combattono i Naxaliti, appartenenti ad una formazione guerrigliera maoista che lotta per l’instaurazione di uno stato indipendente socialista. Il territorio della lotta maoista si estende anche agli stati centrali di Orissa , Madhya Pradesh, Jharkhand e Maharashtra.
Infine, altra zona di scontri è il Gujurat, caratterizzato da un’elevata presenza di musulmani che subiscono frequenti attacchi da parte dei gruppi nazionalisti hindù con la connivenza degli apparati dello Stato.
Tensioni sussistono anche tra India e Bangladesh. Questo stato a maggioranza musulmana è sorto dalla separazione dal Pakistan nel 1971 anche con l’appoggio dall’India. I motivi di conflitto derivano dalla supposta protezione concessa dal Bangladesh ai guerriglieri separatisti del Nord-est dell’India. 
Alla controversia sul Kashmir fra India e Pakistan si aggiunge il tema del terrorismo internazionale. L’India accusa il Pakistan di proteggere una rete islamica estremista, denominata Laskar-e-Toiba, che avrebbe come obiettivo la lotta contro l’induismo. Il capo di questa organizzazione sarebbe il latitante Ibrahim Dawood. L’intelligence indiana crede che gli attacchi ai treni di Mumbay del luglio 2006, non siano più azioni pakistane collegate alla guerra in Kashmir, ma rappresentino la conclusione di stretti legami con l’estremismo internazionale di Al-Qaida.
Dopo gli attentati del 2007 in Pakistan, tesi a destabilizzare il regime di Musharraf, l'interesse primario dell'India è che la situazione del paese vicino non degeneri al punto di far aumentare la minaccia terroristica, che le si rivolgerebbe contro mettendo in pericolo la gestione dell'arsenale nucleare pakistano. La restaurazione della democrazia a Islamabad viene messa in secondo piano. Nuova Delhi osserva poi con preoccupazione il consolidamento in atto dei legami tra Islamabad e Pechino. La Cina è diventata il principale fornitore di attrezzature militari per il Pakistan e sta investendo nell'industria militare dell'alleato.

Assam. Nel 2007 oltre 68 i morti in soli 4 giorni. Il primo novembre 2008 vengono registrati 76 morti e circa 400 feriti in una serie di attentati. Il 30 ottobre 2008 almeno 45 persone rimangono di nuovo uccise nei 18 attacchi e oltre 100 i feriti. Nell'estremità dell'India le violazioni dei diritti umani durano da almeno mezzo secolo e dal 1979 il numero dei morti è di almeno15.000. Gli stati del "Corridoio Rosso" sono i più poveri dell'India e allo stesso tempo sono pieni di ricchezze minerarie. Dietro a questa sanguinosa offensiva si celano ragioni economiche e internazionali: il controllo delle risorse (petrolio, te) e, come per il conflitto in Kashmir, la volontà di contrastare il Pakistan, pronto, ogni volta, a sostenere qualsiasi movimento anti-Indiano.

Naxaliti- Andra Pradesh. Dal 1998 la "guerra silenziosa", cioè la guerriglia comunista contro lo stato Indiano, ha prodotto oltre 7.500 vittime in nome di un obiettivo proclamato apertamente, ovvero: "Sconfiggere lo Stato Indiano entro il 2050 ". Nel solo 2009 le vittime sono state 1.125: 591 quelle civili, 317 i militari caduti, 217 i guerriglieri uccisi. Nel maggio 2010 i ribelli Maoisti tornano a colpire l'India causando la morte di almeno 36 persone, vittime dell'esplosione di una mina nascosta sotto un autobus a Chhattisgarh. Secondo stime ufficiali sono morte circa 6000 persone negli ultimi 7 anni di combattimenti e più della metà erano civili!

Gujarat. Nel corso del 2002 scontri etnico-religiosi tra Musulmani e Hindu hanno sconvolto lo stato Indiano del Gujarat. Almeno 1000 i morti, per la maggior parte Musulmani. Le violenze erano scoppiate a causa dell'attacco a un treno (da parte di un presunto gruppo Islamico) che ha causato la morte di 60 Hindu.

Cina-Pakistan. Nuova Delhi osserva poi con preoccupazione il consolidamento in atto dei legami tra Islamabad e Pechino. La Cina è diventata il principale fornitore di attrezzature militari per il Pakistan e sta investendo nell'industria militare dell'alleato. Nell'International Institute for Strategic Studies viene dichiarato: "Per spaccare L'India, la Cina può servirsi dei paesi come il Pakistan...." Il 31 dicembre 1990 il Pakistan acquista dalla Cina un potente reattore nucleare, alcuni elementi del quale provengono anche da U.S.A, Giappone, Francia, Germania e Italia. Quantità di armi acquistate dai Cinesi e più di 400 mila soldati posti sulla frontiera Indiana (in risposta all' asilo politico che l'India offre ai rifugiati Tibetani) sono gli effetti dell'avvicinamento di Cina e Pakistan (entrambe dotate del nucleare) che, alleate in precedenza sulla questione Kashmira, mirano a distruggere l'influenza Indiana.

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