Una mamma contro G.W. Bush

Dal 1 dicembre al cinema

Argomento: Diritti umani, Film

Una mamma contro G. W. Bush
dal 1° dicembre in tutti i cinema italiani.

Da un’incredibile storia vera, il film che si è aggiudicato due Orsi d’Argento alla Berlinale 2022 e una candidatura come Miglior Attrice agli EFA per Meltem Kaptan, due German Films Awards 2022 per i due protagonisti ed è stato presentato in anteprima nazionale alla Festa del Cinema di Roma 2022 nella sezione “Best of”.

Il film è una commedia basata su un drammatico e controverso caso legale, che tiene insieme il carattere storico e allo stesso tempo brillante della trama che ha per protagonista una mamma risoluta e indomita.
Considerato uno dei film-rivelazione di questa stagione, “Una mamma contro G.W. Bush” è un dramedy basato su una storia vera, che ha la capacità di far sorridere anche scavando in una realtà dai contorni molto drammatici di risonanza mondiale: un grande lavoro di sceneggiatura, (di Laila Stieler) che infatti ha ottenuto uno dei due Orsi berlinesi. La straordinaria protagonista femminile  è  il perno di questa avvincente e toccante storia nei panni di Rabiye, una vitale casalinga tedesca che vive con la famiglia in una casetta a schiera di Brema. Quando, dopo gli attentati dell’11 settembre, suo figlio Murat di 19 anni viene accusato – senza alcuna prova - di terrorismo e internato nella famigerata prigione di Guantanamo Bay a Cuba, Rabiye si trasforma in una madre-coraggio, sempre più coinvolta in una strenua battaglia legale internazionale per difendere i diritti umani del suo ragazzo innocente. 
Con l’aiuto di un avvocato idealista – interpretato dal celebre attore tedesco Alexander Scheer - e grazie alla sua arguta semplicità di madre proletaria, la donna arriva fino a fronteggiare il presidente americano Bush presso la Corte Suprema a Washington. Determinata ad andare fino in fondo per difendere i diritti umani di suo figlio, raccoglie attorno a sé, con la sua carica umana, anche un vasto movimento di opinione.
Una storia vissuta, che ha indignato il mondo (nel ventennale dell’apertura di Guantanamo, nel 2002), diviene materia per una coinvolgente commedia d’azione, grazie alla verve esplosiva della Kaptan, per un legal-thriller avvincente e una parabola umana capace di suscitare riso e pianto, sdegno ed empatia
Anche la rockstar Patti Smith ha raccontato la storia emblematica di Murat Kurnaz nella intensa canzone "Without Chains" del 2006, un brano che resta tra le più forti ballate folk sull’ingiustizia e l’abuso di potere
Secondo Amnesty International questo film ricorda “lo scempio dei diritti umani compiuto negli ultimi venti anni a Guantanamo, di cui bisogna continuare a parlare fino a che il famigerato centro di detenzione non verrà chiuso”.

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