Decolonizzare il museo. Mostrazioni, pratiche artistiche, sguardi incarnati

24 settembre, Seminario (ore 16) e presentazione del libro (ore 18) di Giulia Grechi. Villa Aldini, Bologna.

inOsservanza - Villa Aldini, via dell'Osservanza 37, Bologna.
Seminario (h 16) e a seguire presentazione (h 18) del libro Decolonizzare il museo. Mostrazioni, pratiche artistiche, sguardi incarnati un libro di Giulia Grechi, Mimesis 2021.

Dialogano Giulia Grechi, Enrica Sangiovanni Gianluca Guidotti - Archivio ZetaViviana Gravano - Attitudes_spazio alle arti di Bologna, Siid Negash -Next Generation ItalyRoberto Grandi - Istituzione Bologna Musei. Nell’occasione verrà presentata la fanzine realizzata nell’ambito del progetto Traiettorie di sguardi con Nader Ghazvinizadeh e i/le partecipanti al percorso.

IL LIBRO Il museo è lo specchio colossale in cui l’Europa si è costruita e rappresentata, anche attraverso il riflesso dell’immagine di altre culture: culture esposte mentre se ne costruiva, parallelamente, l’invisibilizzazione. Museo, nazionalismo e colonialismo parlano la stessa lingua. Oggi il colonialismo cambia forme e modalità di espressione, ma la sua potenza non si è ancora esaurita. Sopravvive anche nei musei contemporanei, in particolare nei musei etnografici, e in tanti altri ambiti del vivere sociale, perché oltre la messa a fuoco museale che questo libro propone, la questione riguarda tutto quello che c’è intorno, a perdita d’occhio. Una colonialità eclatante e millimetrica, pubblica e domestica, che abbiamo interiorizzato nel nostro ordinario, e che abbiamo la necessità di comprendere e trasgredire in tutti i luoghi in cui si esprime. Il museo può diventare un luogo cruciale: a partire da un’analisi riflessiva e critica delle sue radici coloniali, può trasformarsi in un vero e proprio laboratorio di pratiche di decolonizzazione. Il libro propone alcune tracce possibili di questo processo, attraverso la rimediazione delle arti contemporanee.

Giulia Grechi è antropologa. Si interessa di studi culturali e post/de-coloniali, migrazioni, museologia, con un focus sulla corporeità, sulle eredità culturali del colonialismo e sulle pratiche artistiche contemporanee che ridiscutono e rimediano questi immaginari. Ha conseguito un PhD in Teoria e ricerca sociale alla Sapienza di Roma. È professoressa di Antropologia culturale e Antropologia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano). È socia fondatrice della rivista on line Roots§routes research on visual cultures (con A. C. Cimoli e V. Gravano) e del collettivo curatoriale Routes Agency. Cura of contemporary arts. Ha partecipato a diversi progetti europei e internazionali in qualità di antropologa e curatrice. Ha pubblicato La rappresentazione incorporata. Una etnografia del corpo tra stereotipi coloniali e arte contemporanea (2016). Ha curato, con I. Chambers e M. Nash, The Ruined Archive (2014), e con V. Gravano Presente Imperfetto. Eredità coloniali e immaginari razziali contemporanei (2016).

In collaborazione con Cultura BolognaAttitudes_spazio alle arti di Bologna, Patto per la lettura Bologna e inOsservanza

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti; nessuna prenotazione necessaria. Obbligo di Green pass.

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