Il cinema ritrovato 2020

Bologna, dal 25 al 31 agosto 2020. Promozioni per gli iscritti alle biblioteche di Bologna

Argomento: Cinema

La 34esima edizione de Il Cinema Ritrovato si svolge quest'anno dal 25 al 31 agosto.

La programmazione si svilupperà in dieci sale, tra le quali ben tre arene all’aperto e in streaming.

Per tutte le informazioni e il programma completo https://festival.ilcinemaritrovato.it

Segnaliamo alcune proposte comprese all'interno della sezione Cinemaliberodedicato alla memoria della regista, attivista e poetessa Sarah Maldoror:

- di Sarah Maldoror: Monangambee (Algeria, 1969), l'opera d'esordio, Aimé Césaire - Le Masque des Mots (Francia, 1987) e Léon G. Damas (Francia, 1994). I tre film costituiscono tre viaggi al centro della poesia della negritudine

- di Ritwik Ghatak Meghe Dhaka Tara (India, 1960), tratto dal romanzo omonimo di Shaktipada Rajguru, emblematica rappresentazione dell'angustia della Partizione e delle ripercussioni emotive che la conseguente crisi dei rifugiati ebbe sulle donne

- di Tomás Gutiérrez Alea La muerte de un burócrata (Cuba, 1966) e il cortometraggio documentario El arte del tabaco (Cuba, 1974) che, con il film del '66 realizza uno dei migliori servizi che il cinema possa prestare alla Rivoluzione

- di Mohammad Reza Aslani Shatranj-e Baad (Iran, 1976). Il film vive una disastrosa anteprima al Festival Internazionale di Teheran nel 1976: la proiezione infatti viene sabotata. Nel 1979, dopo l'instaurazione della Repubblica islamica il film è vietato a causa del contenuto non islamico, mentre le bobine sono dichiarate perdute. Dopo quasi 45 anni, il film viene riportato alla luce e classificato tra i capolavori perduti più straordinari del cinema d'autore iraniano

- di Ruy Guerra Mueda, Memória e Massacre (Mozambico, 1979) che esamina un episodio risalente all'epoca della resistenza anticoloniale e noto come "massacro di mueda", avvenuto nel 1960 nella regione di Cabo Delgrado: il film ha il pregio di restituire la violenza 'realistica' con il teatro popolare, la risata, le parole, la satira

- di Mike de Leon Kisapmata (Filippine, 1981) , tratto dal romanzo The House on Zapote Street e in selezione a Cannes nel 1982 all'interno della sezione Quinzaine des réalisateurs: il regista denuncia coraggiosamente il radicalismo e la violenza dell'estrema destra, scagliandosi contro i miti della famiglia e delle forze armate su cui la borghesia filippina pone le proprie basi, nonché contro il dilagante consumismo americaneggiante

- di Jia Zhang-ke Xiao Wu (Cina, 1997): ambientato a Fenyang, Cina settentrionale, il film è incentrato sulla figura di un povero inetto, Xiao Wu appunto. Jia Zhang-ke passa dall'osservazione sociale al cupo terreno piscologico, manifestando una straordinaria capacità di cogliere le verità spirituali sotto le superfici del quotidiano, producendo un risultato davvero speciale.

All'interno della sezione Venezia classici del Festival segnaliamo invece tre titoli che ci sembrano particolarmente significativi: Claudine (USA, 1974) di John Berry, primo film importante sulle vita contemporanea degli afroamericani che racconta di speranze, lotte, sconfitte e frustrazioni di persone comuni. Si tratta inoltre del primo film prodotto da Third World Cinema, compagnia fondata cinque anni fa per fornire strutture di formazione agli afroamericani e ai portoricani interessati a girare e produrre film che riflettano l'esperienza delle minoranze in America. L'attenzione alla condizione femminile è palpabile in Den Muso (Mali, 1975) di Souleymane Cissé che imbastisce un significativo parallelismo tra la sorte della protagonista e quella del continente africano, che, in entrambi i casi, poggia su gambe incerte. In conclusione, ritorna, nella sezione Venezia Classici, l'autore di La muerte de un burócrata, con un'opera dal titolo La última cena, da un'idea suggerita dal saggio economico El Ingenio (1964) dello storico Manuel Moreno Fraginals, film metaforico in forma di parabola che tratta il tema della schiavitù nel Settecento. 

Gli iscritti all'Istituzione biblioteche del Comune di Bologna hanno diritto ad uno sconto del 50% sul prezzo dell'accredito (60 euro anziché 120)

 Al momento del ritiro dell’accredito sarà necessario mostrare un titolo che attesti la validità della riduzione.

Per tutte le riduzioni e le modalità di ingresso https://festival.ilcinemaritrovato.it/accrediti-e-tessere-2/


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