Il cinese, percorsi linguistici

In Cina convivono più di duecento dialetti diversi, ma esiste una forma standard, comunemente nota come putonghua (普通话), o “cinese mandarino” stabilita e ufficializzata agli inizi del XX secolo, che è lingua ufficiale della Repubblica Popolare Cinese, Tai

Argomento: Cina, Lingue

La lingua cinese è da sempre avvolta da un alone di mistero ed esotismo; sono in molti a pensare che sia astrusa e inavvicinabile, impossibile da imparare. Nonostante, come tutte le lingua a noi lontane, mantenga agli occhi occidentali un certo grado di stranezza e specificità, il cinese diventa immediatamente accessibile tramite l'ausilio di una manualistica puntale e opere di approfondimento sulle tematiche più spinose.

In Cina convivono più di duecento dialetti diversi, ma esiste una forma standard, comunemente nota come putonghua (普通话), o “cinese mandarino” stabilita e ufficializzata agli inizi del XX secolo, che è lingua ufficiale della Repubblica Popolare Cinese, Taiwan e Singapore. Il cinese è la lingua di circa un quarto del genere umano; come la maggior parte delle lingue sinitiche è tonale, con una struttura monosillabica e morfologicamente isolante.

Il seguente invito alla lettura presenta alcuni suggerimenti per sostenere il test di Proficiency 汉语水平考试 (Hanyu shuiping kaoshi, HSK), livelli base (HSK 1-2), intermedio (HSK 3-4), avanzato (HSK 5) e spunti di approfondimento per assimilare le basi della lingua cinese, in ordine crescente di difficoltà.


Livello base (HSK 1-2)

Livello intermedio (HSK 3-4)

Livello avanzato (HKS 5)

L'arte calligrafica, tra complessità e bellezza

Suggerimenti di lettura

Curiosità e approfondimenti


Livello base (HSK 1-2)

  • Magda Abbiati, Guida alla lingua cinese, Roma, Carocci, 2008, 144 p., 22 cm.

    Inquadramento teorico della lingua che risponde a molte delle curiosità suscitate dalla Cina e dal suo idioma: cosa sono i toni? Quanti sono i caratteri? Ma anche, in senso più pratico, le regole di conversazione o come si esprimono un complimento o una critica.

  • Richard Newnham, About Chinese, Middlesex, England, Penguin Books, 1971, 188 p., 19 cm.
    Piccola introduzione in inglese alla storia della lingua, con suggerimenti bibliografici e regole grammaticali.

  • Wang DongDong, Impara il cinese in 1 mese. Memorizza i vocaboli e la grammatica in modo semplice e veloce grazie a piu di 500 immagini. Dal cinese di tutti i giorni a quello commerciale la lingua a portata di tutti, Milano, Gribaudo, 2011. - 398 p., ill., 23 cm.
    Basato sulla tecnica di memorizzazione per immagini, tramite l'ausilio di circa 500 associazioni tra illustrazioni e concetti. Comprende una prima parte di cinese base e una seconda di cinese commerciale, con esempi e curiosità per un primo approccio al cinese in ambito lavorativo. L'autrice è la fondatrice della prima scuola online per lo studio della lingua cinese

  • Federico Masini, Zhang Tongbing, Bai Hua, Anna di Toro, Liang Dongmei, Il cinese per gli italiani. Corso base, 意大利人学汉语, Livelli A1-A2 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue, Milano, HOEPLI, 2010, 308 p., 26 cm, (CD in allegato).
    Uno dei più usati manuali di riferimento per lo studio della lingua cinese; si sviluppa in tre volumi, corrispondenti a tre livelli progressivi di difficoltà. Contiene venti unità, introdotte da un esempio di conversazione scritta in caratteri e in pinyin, e prosegue con teoria ed esercizi. In fondo al libro sono presenti approfondimenti geografici e fonetici, e un piccolo dizionario.

  • Chiara Romagnoli, Wang Jing, Grammatica d'uso della lingua cinese. Teoria ed esercizi. Livelli A1-B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue, Milano, HOEPLI, 2016, 200 p., 29 cm.
    Sviluppato in 75 unità, con brevi spiegazioni, tabelle, esempi ed esercizi corredati da rubriche che approfondiscono argomenti particolarmente ostici o importanti. Il volume può accompagnare un manuale all'interno di un corso oppure essere utilizzato come strumento di ripasso e auto-verifica.

  • Federico Madaro, La parola. Lingua Cinese moderna standard, Torino, Edizioni SEB27, 2016, 399 p., 24 cm.
    Analisi della grammatica cinese attraverso l'ampio ricorso ad esempi. Utile per un primo approccio alla lingua, può essere un ripasso per i più esperti.

  • Viviane Alleton, La grammatica del cinese, Roma, Ubaldini, 2004, 143 p., 21 cm.
    Presentazione breve e schematica, ma non per questo superficiale, della lingua cinese; dopo una introduzione storica si analizzano in modo veloce e conciso le principali problematiche della grammatica cinese e i suoi elementi costitutivi.

  • Margherita Biasco, Mao Wen, Emanuele Banfi, Introduzione allo studio della lingua cinese, Roma, Carocci, 2003, 300 p., 22 cm.
    Manuale diviso in tre parti: storia, grammatica di base e questioni sociologiche. Strumento per avvicinarsi allo studio della lingua; ricco di esempi, manca però di esercizi pratici.

  • John DeFrancis, Beginning Chinese, New Haven London University Press, 1963, 498 p., 26 cm.
    Manuale dettagliato per lo studio della lingua, contiene 24 lezioni in 5 unità, secondo un ordine progressivo di complessità. Presenta esercitazioni sulla costruzione delle frasi e “substitution tables” per il ripasso. La grammatica inizia dopo un approfondimento sulla pronuncia; non presenta caratteri ma solo pinyin.

  • John DeFrancis, Beginning Chinese reader, (parte I e II), New Haven, London University Press, 1966, 1004 p., 26 cm.
    Presentazione di 400 caratteri in 48 lezioni, con traduzione in inglese e trascrizione in pinyin. Spiegazioni storiche e grammaticali, numerose esercitazioni pratiche.

  • Walter Brooks Brouner, Fung Yuet Brouner, Chinese made easy, Leiden, E.J. Brill, 1935, 351, 27 cm.
    Guida al cinese colloquiale e scritto: 33 lezioni con oltre 500 caratteri, pinyin, pronuncia cantonese e traduzione in inglese. Cenni di storia e filosofia. Manca di esercitazioni pratiche.

Livello intermedio (HSK 3-4)

  • Federico Masini, Zhang Tongbing, Bai Hua, Anna di Toro, Liang Dongmei, Il cinese per gli italiani. Corso intermedio, 意大利人学汉语, Livelli B1-B2 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue, Milano, HOEPLI, 2010, 297 p., 26 cm (CD in allegato).
    Si sviluppa in 20 unità, che comprendono conversazioni (non trascritte in pinyn), teoria ed esercizi. In fondo al volume un dizionario.

  • Federico Madaro, La frase. Lingua Cinese moderna standard, Torino, Edizioni SEB27, 2016, 218 p., 24 cm.
    Uno strumento per imparare le regole di costruzione della frase e comprendere la logica posizionale dei suoi elementi. Inizia con la struttura fondamentale del periodo per arrivare a costruzioni sempre più complesse e articolate.

  • Giacomo Marchione, (collaborazione di Xieyi), Manuale per lo studio della lingua cinese, Padova, Cleup, 2010, 102 p., 21 cm.
    Le costruzioni grammaticali ed espressioni idiomatiche più usate nel cinese d'oggi, ideate e spiegate da alcuni studenti dell'Università di Lingue e Culture di Pechino. Si valorizza quindi l'uso quotidiano della lingua a scapito del metodo scolastico di apprendimento.

  • Antonella Ceccagno, Il cinese. Tipologia e morfologia, Elementi di grammatica ed esercizi, Bologna, Serendipità Edizioni, 2010, 132 p., 21 cm.
    Guida per la formazione della frase e l'ordine dei suoi elementi e una riflessione sugli aspetti morfologici e sintattici della lingua; in aggiunta alla teoria alcuni esercizi.

  • Practical Chinese reader 3, Beijing, The Commercial Press, 1986, 393 p., 21 cm.
    Trenta lezioni, con capitoli di ripasso ogni cinque. Testi, spiegazioni grammaticali e informazioni culturali inerenti la Cina. Rivolto agli studenti che possiedono solide fondamenta linguistiche.

  • John DeFrancis, Advanced Chinese reader, New Haven, Seton Hall University by Yale University Press, (parte I e parte II), 1968, 713 p., 26 cm.
    Una selezione dei caratteri più frequenti (quattrocento in tutto), e composizioni scritte. Manca delle trascrizioni in pinyin.


Livello avanzato (HKS 5)

  • Antonella Ceccagno, Bianca Basciano, Shuobuchulai. La formazione delle parole in cinese, Bologna, Serendipità Editrice, 2009, 225 p. 23 cm.
    Strategie per la costruzione della parola in cinese, mostrando i non sempre facili parallelismi con la linguistica occidentale. Una lunga riflessione sui concetti di parola, morfema e sillaba.

  • John DeFrancis, Advanced Chinese reader, New Haven, Seton Hall University by Yale University Press, 1968, 713 p., 26 cm.
    Manuale per esercitare la lettura, si compone di testi, spiegazioni grammaticali ed elenchi di vocaboli.

  • John DeFrancis, Advanced Chinese, New Haven, London University Press, 1966, 574 p., 26 cm.
    Raccolta di dialoghi per esercitarsi nella comprensione del cinese (esclusivamente in pinyin) ad un livello avanzato; presenta elenchi di vocaboli e note per la grammatica e la sintassi.

  • John DeFrancis, Character text for advanced Chinese, New Haven, London University press, 1966, 712 p., 26 cm.
    Versione in caratteri dei due volumi precedenti (Beginning e Intermediate Chinese), contiene 904 caratteri nuovi oltre ai 480 già affrontanti, scritti prima in grandi e poi in piccole dimensioni. Appendice finale con caratteri in ordine di tratti, rappresentati in più varianti, con radicali.

  • Paolo De Troia, Zhang Tongbing, Chiara Romagnoli, Sun Pingping, Il cinese dei giornali. Guida al linguaggio della stampa in Cina, Milano, Hoepli, 2017, 132 p., 26 cm.
    Trattazione specifica della comunicazione giornalistica. Accesso al mondo dell'informazione su dieci lezioni, ognuna delle quali presenta due articoli di varia natura, dalla politica estera all'attualità. Presenti numerosi esercizi e liste dei vocaboli.


L'arte calligrafica, tra complessità e bellezza

Nel cinese il rapporto tra lingua parlata e scrittura è complesso, basato su un sistema di caratteri in uso da cinquemila anni. Per i cinesi la scrittura rappresenta un esercizio calligrafico, artistico e psicofisico: il sistema di scrittura più longevo del mondo cela al suo interno un vero e proprio patrimonio culturale. I caratteri cinesi corrispondono allo stesso tempo ad un suono e ad un concetto, e possono essere letti, con pronunce diverse, da tutti gli oltre duecento dialetti presenti in Cina. Per lo studente occidentale l'impresa più ardua consiste nello staccarsi dai concetti di una lingua alfabetica.

Alcuni consigli per affrontare al meglio l'apprendimento della scrittura e la memorizzazione dei caratteri.

  • Shi Bo, (traduzione di Federica Angelini), Tra Cielo e Terra. Sulle tracce della scrittura cinese, Isola del Liri, Pisani, 2005, 123 p., ill., 24 cm.
    Storia della lingua cinese attraverso l'evoluzione della sua scrittura, dai semplici ideogrammi e pittogrammi fino ai caratteri odierni. Presenti illustrazioni e aneddoti leggendari, per chi volesse avvicinarsi allo studio del cinese.

  • Antonio Cianci, Il libro dei caratteri cinesi, Novara, De Agostini, 2009, 329 p., 20 cm.
    Guida ai caratteri cinesi, raggruppati in modo da mostrare l'evoluzione dal più semplice al più complesso. Ideato per allenare la sua memoria visiva.

  • Antonella Ceccagno, Tradurre dal cinese all'italiano. Testi di canzoni, fiabe e proverbi, cartoni animati, articoli di giornale, notizie da agenzie di stampa, racconti di scrittori contemporanei, Bologna, Serendipità, 2010, 102 p., 21 cm.
    Strumento per allenare la memoria visiva dei caratteri e abituarsi a tradurre dal cinese all'italiano senza subordinare il primo all'ultimo nelle espressioni di uso comune nel linguaggio scritto. Contiene indicazioni teoriche sulle parole sconosciute che si possono incontrare nella lettura.

  • Jin Zhigang, Bettina Mottura (a cura di), 写汉字,Caratteri cinesi: esercizi di scrittura, Milano, Istituto Confucio, Università degli Studi di Milano, UNICOPLI, 2015, 77 p., 30 cm.
    Esercizi per l'apprendimento della scrittura cinese ad un livello base; regole fondamentali dei tratti costitutivi, del loro ordine di scrittura, del movimento della penna. Tabelle per esercitarsi.

  • Viaviane Alleton, La scrittura cinese, Roma, Ubaldini, 2006, 129 p., 21 cm.
    Disamina della scrittura cinese nella sua triplice dimensione storica, linguistica e grafica. Costituisce uno strumento complementare per uno sguardo introduttivo alla lingua.

  • Magda Abbiati, La scrittura cinese nei secoli. Dal pennello alla tastiera, Roma, Carocci, 2012, 230 p., 22 cm.
    Introduzione all'apprendimento del sistema di scrittura per caratteri. Come sono cambiati gli “ideogrammi” nei secoli e che significati si celano dietro ai loro tratti? Quali sono le peculiarità di un simile modo di intendere il linguaggio scritto? Comodità e difficoltà.


Suggerimenti di lettura

Alcune opere che permettono di affrontare una lettura di testi ad un livello base o intermedio.

  • Zhong Qin, (每日汉语) Every day Chinese: 60 fables and anecdotes, Beijing, New World Press, 1983, 262 p., 23 cm.
    Il cinese attraverso sessanta favole. Sono presenti i testi nelle versioni in caratteri, pinyin e inglese, e alcuni capitoli dedicati alle regole grammaticali. Livello di cinese intermedio.


Collana Piccoli Discorsi Cinesi

Questa moderna collana raccoglie alcune delle opere più rappresentative della letteratura cinese contemporanea presentate in sintesi, corredate di testi in cinese originali, traduzioni e CD audio. La Collana si presta a esercitazioni di lettura e traduzione. Ogni racconto è nella versioni in caratteri e pinyin con traduzione in italiano, elenco dei caratteri più complessi e forme idiomatiche.

  • Han Shaogong, Chiara Romagnoli (a cura di), La Storia e le storie, Milano, Hoepli, 2009, 70 p., 21 cm (CD in allegato).
    Comprende due racconti, qui scritti in cinese, introdotti da un riassunto in italiano. L'autore ha una scrittura poco accessibile al lettore straniero e per questo pochi suoi lavori sono stati oggetto di traduzione in Italia.

  • Zhag Jie, Serena Zuccheri (a cura di), Fatevi gli affari vostri, Milano, Hoepli, 2010, 70 p., 21 cm (CD in allegato).
    Due racconti dei primi anni Ottanta, che si inseriscono nella corrente della “letteratura di riflessione”, improntata sulla trattazione letteraria degli effetti della Rivoluzione Culturale in Cina (1966-1976). Per chi studia cinese da almeno due anni.

  • Yu Hua, Chiara Romagnoli (a cura di), Racconti di amore e di morte, Milano, Hoepli, 2010, 52 p., 21 cm (CD in allegato).
    Testo in cinese, con prefazione, di due racconti: “Storia d'amore” e “Deciso dal fato”, scritti tra gli anni Ottanta e Novanta. Si colloca ad un livello intermedio per i frequenti sperimentalismi stilistici.

  • Wang Shuo, Valentina Padone (a cura di), Filosofare randagio, Milano, Hoepli, 2010, 54 p., 21 cm (CD in allegato).
    Contiene “Attendere”, “Accoltellare un amico alle costole” e un capitolo tratto dal romanzo “Metà fuoco, metà acqua”, di un autore simbolo della gioventù cinese ribelle anni Novanta. Testi ordinati secondo il livello di difficoltà.

  • Wang Anyi, Miriam Castorina (a cura di), (Tele)visioni della Cina d'oggi, Milano, Hoepli, 2010, 51 p., 21 cm (CD in allegato).
    Due racconti dalla “letteratura femminile” di lettura agevole, con parole di uso comune ma non presenti spesso nei manuali.

  • Su Tong, Miriam Castorina (a cura di), Le verità sospese, Milano, Hoepli 2010, 54 p., 21 cm (CD in allegato).
    Due racconti “La volpe” e “La folle corsa” di non facile lettura per l'alternanza di registri linguistici diversi; apparato critico lessicale e glossario per facilitare la comprensione delle espressioni più insolite.


Curiosità e approfondimenti

Spunti di lettura per affrontare le tematiche più desuete della lingua e per approfondirne alcuni aspetti storici e pratici.

  • Federico Madaro, Ta Ma De e altre insolenze. Il linguaggio trasgressivo del cinese moderno, Venezia, Cafoscarina, 1998, 113 p., 16 cm.
    Breve saggio sui turpiloqui cinesi, guida agli aspetti più originali della comunicazione cinese, al “più basso grado di formalità”.

  • Andreina Albanese, La lingua cinese e le sue principali caratteristiche, Bologna, Clueb, 1989, 292 p., 22 cm.
    Sintesi dei vari aspetti attraverso i quali può essere studiata la lingua cinese, dalla storia alla sintassi, dai dialetti e alla letteratura. Si sofferma in particolare sul processo di formazione del putonghua, sulla semplificazione dei caratteri e l'invenzione del pinyn.

  • Luciano Dalsecco, Elementi di cinese moderno, Bologna, Alfa, 1962, 222 p., 20 cm.
    Breve saggio di teoria grammaticale cinese, comprende 200 esercizi e 1200 caratteri, tavole guida al tracciato dei segni e un prontuario italiano-cinese dei vocaboli presenti nel testo. Prima opera in Italia a presentare il sistema di trascrizione pinyn.

  • Amedeo De Dominicis, Fonologie comparate. Suoni e lingue d'Europa. Cina e mondo arabo, Roma, Carocci, 2013, 371 p., 22 cm.
    Principi generali delle strutture fonologiche e di alcune lingue europee ed extraeuropee. Presenta tavole riassuntive, storia, varianti in parlato spontaneo e le nozioni fondamentali di fonologia, anche per un primo approccio alla materia.

  • La conversazione del mercante in Cina, Milano, Banca commerciale italiana, Nucleo editoriale, 1983, 960 p.,19 cm.
    Guida per la comunicazione quotidiana, le abitudini, gli usi e i costumi dei cinesi, attraverso un frasario con le espressioni necessarie ad un primo impatto con il paese, in italiano, inglese e cinese.

  • Gino Nebiolo, La spada del contadino. Canti popolari cinesi dalle guerre dell'oppio a oggi, Firenze, Sansoni, 1983, 303 p., 20 cm.
    La Cina delle rivolte rurali è qui racconta attraverso i canti dei contadini ribelli, a cui era preclusa la scrittura, prerogativa delle classi abbienti. Il volume è completamento in italiano, e i canti sono riportati esclusivamente nella versione tradotta.

  • Chen Chih-Mai, La lingua cinese, Roma, Edizioni Mediterranee, 1973, 58 p., 21 cm.
    Sintesi della storia della lingua cinese, dalle ossa con scritte oracolari alla semplificazione dei caratteri.

  • Paul Kratochvil, The Chinese language today, London, Hutchinson University Library, 1968, 199 p., 21 cm.
    Approfondimento in inglese sulle costruzioni morfologiche e sintattiche, con focus sulla pronuncia dei toni.

  • Raymond Dawson, An introduction to Classical Chinese, Oxford, Clarendon, 1968, 127 p., 28 cm.
    Prima introduzione al cinese classico, ormai caduto in disuso, ma utile per affrontare ambiti letterari precedenti alla semplificazione dei caratteri.

    A cura di Elena Nino. Aggiornato a marzo 2018

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