Il progetto di restauro e di valorizzazione promosso nella forma partecipata fra istituzioni e giovani del territorio, vede la collaborazione tra Istituto Beni Culturali che ha coordinato l'operazione, Accademia di Belle Arti di Bologna, i cui docenti e studenti nei prossimi mesi cureranno il restauro e la comunicazione della collezione, e la Biblioteca Amilcar Cabral dell'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna, impegnata a divulgare e valorizzare una collezione “inedita” di cui si arricchisce ora il patrimonio culturale regionale.
Trilogia di Cesare Poppi
Perché nelle culture africane le donne sono vasaie e gli uomini fabbri? Per quale motivo fabbri e vasaie si sposano fra di loro ed escludono i contadini come partner matrimoniali? Perché il fabbro è spesso considerato uno stregone? Quali poteri occulti occorre essere in grado di gestire per costruire una maschera? Queste – ed altre - domande verranno articolate in una serie di tre conferenze basate sugli oggetti della Collezione Mizzau del Centro Amilcar Cabral di Bologna, illustrate da immagini e filmati secondo la successione che segue.
Il prof. Cesare Poppi è antropologo e africanista e ha insegnato, oltre che all'Università di Bologna, in svariati atenei europei e africani.
1 – Michelangelo in Africa Occidentale: creatività e destino esistenziale dell’artista in Mali
21 marzo 2016 alle ore 17.00 - Biblioteca Amilcar Cabral - via San Mamolo, 24
Un pregiudizio largamente diffuso vorrebbe che nell’Africa a Sud del Sahara non esistesse alcuna nozione dell’artista come persona creativa in qualche modo ‘eccezionale’ rispetto all’individuo medio. Un’esplorazione attenta e approfondita del destino esistenziale dei grandi artisti Bamana del Mali mette al contrario in luce il fatto che qui – come altrove in Africa – l’artista in grado di produrre oggetti straordinari paga la propria creatività a caro prezzo, diventando nel corso della carriera un personaggio temuto e marginalizzato dal resto del corpo sociale.
2 - I maestri della terra, le levatrici del fuoco: fabbri e vasaie a sud del Sahara
16 giugno 2016 ore 17 - Biblioteca IBC - via Marsala 31 Bologna
Le tecnologie del ferro e della terracotta nell’Africa Subsahariana sono regolate da tabù e proibizioni che escludono la presenza dell’Altro Sesso dal processo produttivo. Questo succede perché la produzione del ferro e quella della ceramica è costruita secondo una simbologia che ‘legge’ nell’atto tecnologico un’analogia con l’atto sessuale, il concepimento e il parto.
23 novembre 2016 alle ore 17.00 - Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna – Via Belle Arti, 54
Con l’eccezione di parti del Corno d’Africa, l’agricoltura africana si è basata sull’uso della zappa ad esclusione dell’aratro. Similmente, l’introduzione della vela nel trasporto marittimo e fluviale è un’introduzione successiva al contatto con le culture araba ed europee. A partire dagli studi di Giorgio Mizzau sui sistemi fondiari dell’Africa a sud del Sahara verranno esplicitate le profonde ragioni sociali e culturali di quello che appare, prima facie, un semplice ‘ritardo tecnologico’.
Un articolo sui discendenti di persone schiavizzate in Iraq
Sito dedicato al patrimonio culturale del Mali
Due trasmissioni a cura di Rai Radio 3 su una nuova corrente dell'archeologia che indaga le tracce della schiavitù
Quattro puntate a cura di Rai Radio 3 dedicate a rivoluzionari africani diventati Presidenti
12 episodi sulla nuova scena artistica africana
Il Centro per la Cooperazione Internazionale organizza il percorso formativo "Le Afriche Oggi: chiavi di lettura, sfide, prospettive" che propone una serie di corsi interamente online, alcuni introduttivi e altri di approfondimento, dedicati all'Africa contemporanea.
Esposizione online dedicata al Museo Indiano di Bologna, a cura di Luca Villa
Marcella Emiliani ha pubblicato una "Storia dell'Isis" in sei puntate sulla rivista svizzera Azione