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Le proteste a Bamako e il colpo di stato (agosto 2020). Approfondimenti e rassegna stampa


Scheda paese

Atlante geopolitico Treccani

BBC

Library of Congress

Nigrizia

Mali, in Africa South of Sahara 2019. - London ; New York : Routledge


Sistema elettorale e di governo

Mali, in electionguide.org


Notizie, aggiornamenti e approfondimenti

Mali, Human Rights Watch

Mali, Refworld

Mali, United Nations News

Mali, International Crisis Group

Mali, Brookings

Mali, Monkey Cage

Mali, Internazionale

Mali, Il post

Mali, All Africa

Mali, Le Monde

Mali, BBC News

Mali, Jeune Afrique

Mali News, Al-Jazeera

Mali, The Guardian


Pubblicazioni disponibili in biblioteca 

Indipendente dalla Francia dal 1960, il Mali è uno stato di grandi dimensioni, caratterizzato da confini artificiali, in larga parte desertico, ove comunità tuareg e arabe hanno costantemente messo a dura prova la convivenza con la parte meridionale del paese (in cui si trovano la capitale Bamako, la sede del governo e le principali attività economiche).

Dopo l’indipendenza, al nord si sono avute rivolte contro il governo centrale nel 1963, nel 1991, nel 2006 e nel 2012. Rivolte seguite da negoziati di pace, nessuno dei quali ha permesso la normalizzazione della situazione fra le varie e diverse componenti etniche e politiche.

Le interferenze straniere di paesi come la Libia di Gheddafi e l’Algeria hanno vieppiù complicato il quadro geopolitico. Nè sono da sottovalutare le azioni di proselitismo di organizzazioni d’aiuto di paesi arabi che hanno propagandato la loro versione dell’islam, in contrapposizione con la tradizione di tolleranza religiosa sincretica tipica dell’islam saheliano. Le popolazioni del sud, anch'esse musulmane, hanno mal sopportato la radicalizzazione del messaggio religioso sempre più influente presso le formazioni politiche tuareg e arabe. Inoltre, i programmi di sviluppo per sottrarre il nord all’influenza dei gruppi socali e politici dell’islam radicale sono stati mal gestiti e oggetto di corruzione e hanno avuto l'effetto opposto di far aumentare il risentimento delle popolazioni del nord contro il governo centrale.

La crisi che si manifesta in tutta la sua violenza nel 2012 è figlia di frustrazione economica, risentimenti politici in un paese ormai frammentato e diviso, in cui tutti i successivi negoziati (anche se formalmente riusciti) sono di fatto falliti, non sono riusciti a porre le basi di una effettiva e duratura riconciliazione.

La congiuntura internazionale, in particolare la caduta di Gheddafi, permette l'alleanza fra diverse fazioni ribelli sotto la sigla MNLA, ovvero Mouvement National pour la Liberation de l’Azawad, che nel gennaio 2012 dà vita ad una ribellione e rapidamente prende il controllo delle principali località del nord.

Si forma un nuovo gruppo ribelle, ANSAR DINE, alleato con formazioni che aderiscono ad Al Qaeda nel Maghreb islamico. Questi a loro volta, in collaborazione con altro movimento jhadista, il MUJAO, emarginano il MNLA, abbandonano il progetto volto a reclamare l'indipendenza della regione dell’Azawad e puntano sulla creazione di un nuovo ordine fondato su regole religiose ispirate alla predicazione salafita, imponendo la rimozione d'ogni simbolo e struttura non islamica. I mausolei politeisti di Timbuktu vengono rasi al suolo.

Il 22 marzo 2012 un colpo di stato militare contro la gestione inefficiente e corrotta della crisi depone il presidente Amadou Toumani Toure, giudicato troppo debole contro i ribelli.

La maturazione della crisi e la divisione del paese mettono allo scoperto i problemi strutturali e politici e il fatto che, negli anni, il dialogo politico fosse stato asservito a interessi particolari, favorendo le divisioni fra e all'interno delle diverse comunità, che hanno poi fecondato il terreno del crescente consenso ai gruppi estremisti.

Nel gennaio 2013 la Francia dà vita ad un'operazione militare in appoggio al regime di transizione nato dal golpe del 2012 che respinge gli islamisti da Gao, Timbuctu e Kidal.

L'instabilità continua a caratterizzare la vita del paese, anche dopo lo svolgimento delle elezioni politiche e presidenziali del 2013, che vedranno vincitore Ibrahim Boubacar Keita. Al nord si installa il contingente internazionale ONU della MINUSMA (Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali). Ma nessuno ha il controllo della regione. Vengono sottoscritti diversi accordi con i gruppi islamisti, ma la pace non tiene e le tregue si susseguono a attacchi e attentati. (2015)

Il 18 gennaio 2022 Parigi ha confermato di aver ricevuto la richiesta di una revisione degli accordi militari che regolano la presenza delle forze francesi in Mali. La richiesta è in corso d’esame, ha precisato il ministero degli esteri senza aggiungere alcun commento.

La revisione degli accordi è il punto d’arrivo di un processo di degrado dei rapporti franco-maliani che allo stato attuale sembra difficile da arrestare.

Per saperne di più sulla situazione politica in Mali e sui  recenti attacchi che hanno interessato il paese, proponiamo una selezione di libri disponibili in Biblioteca e di risorse online.

Migrations internes au Mali et insertion des migrants de retour / Arouna Sougane. - Paris : l'Harmattan, 2019

Le Mali contemporain : fragiliteset possibilités / Mamadou Diarafa Diallo. - Paris : L'Harmattan, 2018

Etat et participation citoyenne au Mali : continuité, ruptures et bifurcations / Mamadou Diarafa Diallo. - Paris : L'Harmattan, 2017

A crisis of confidence, competence and capacity : programming advice for strengthening Mali’s penal chain. - The Hague : Clingendael, 2015

Mali: la paix à marche forcée? / International Crisis Group. - Brussels : International Crisis Group, 2015

The roots of Mali's conflict : moving beyond the 2012 crisis / Grégory Chauzal, Thibault van Damme. -The Hague : Clingendael, 2015

Self-determination and secession in Africa: the post-colonial state / edited by Redie Bereketeab. - London ; New York : Routledge, 2015

Crime after Jihad : armed groups, the state and illicit business in post-conflict Mali / Ivan Briscoe. -The Hague : Clingendael, 2014

Mali: reform or relapse / International Crisis Group. - Brussels : International Crisis Group, 2014

Mali: une crise au Sahel / Thierry Perret. - Paris : Karthala, 2014

Sahel in movimento: nuove soggettività sociopolitiche tra globale e locale / Maria Luisa. - Maniscalco (a cura) ; presentazione di Nicola Gelao. - Torino : L'Harmattan Italia, 2014

Terror and insurgency in the Sahara-Sahel region: corruption, contraband, Jihad and the Mali war of 2012-2013 / by Stephen A. Harmon. - Farnham : Ashgate, 2014

La guerre au Mali: comprendre la crise au Sahel et au Sahara : enjeux et zones d'ombre / sous la direction de Michel Galy ; préface de Bernard Badie. - Paris : La Découverte, 2013

Riconfigurazioni politiche nelle aree di conflitto a sud del Sahara: Nigeria, sud Sudan e Mali / Adriana Piga, Fausto Carletti. - Roma : Aracne, 2013

Silenzio su Bamako: il golpe in Mali e l'intervento armato internazionale / Raffaella Greco. - Tonegutti e Robin Poulton. - Roma : Editori internazionali riuniti, 2013

Castles in the sand: informal networks and power brokers in the northern Mali periphery di Morten Boas, in African conflicts and informal power: big men and networks / edited by Mats Utas. - London : New York : Zed Books, 2012, pp. 119-134

L'impact de la crise libyenne sur lasituation sécuritaire du Nord-Mali di Soumeylou Boubeye Maiga, in La face cachée des "révolutions" arabes / CF2R, Centre Français de Recherche sur le Renseignement sous la direction d'Eric Denécé. - Paris : Ellipses, 2012, pp. 455-462

Political Islam in West Africa: state-society relations transformed / edited by William F. S. Miles. - Boulder ; London : Lynne Rienner, 2007

Mali, une democratie à refonder / Ali Cisse ; preface d'Ousmane Sy. - Paris : L'Harmattan, 2006

Is violence inevitable in Africa?: theories of conflict and approaches to conflict prevention / edited by Patrick Chabal, Ulf Engel, Anna Maria Gentili. - Leiden : Brill, 2005


Le proteste a Bamako e il colpo di stato (agosto 2020). Approfondimenti e rassegna stampa

Da giugno 2020 Bamako, la capitale del Mali, è teatro di violente proteste contro il presidente Ibrahim Boubakar Keita, accusato di brogli elettorali nel corso delle elezioni svolte tra tra marzo e aprile, dopo 18 mesi di rinvii, che ne hanno visto la riconferma. I movimenti di protesta chiedono le dimissioni del presidente, accusato di essere incapace di gestire e porre rimedio ai problemi del paese: crisi economica accentuata dal Coronavirus, assenza di servizi sociali, corruzione delle istituzioni, violenza delle forze armate e infiltrazioni dei gruppi jihadisti. Le proteste sono organizzate da un coordinamento delle tre principali organizzazioni di opposizione e sono guidate dall’Imam Mahmoud Dicko. Il 18 agosto, a seguito di un colpo di stato militare, il presidente Keita ha rassegnato le dimissioni. 

Mali:una crisi annunciata, CeSPI, 22 agosto 2020

The Malian Military Ousts a Wayward Government, CSIS, 19 agosto 2020

Colpo di stato in Mali: che cosa è successo?, ISPI, 19 agosto 2020

Come siamo arrivati al colpo di stato in Mali, Il Post, 19 agosto 2020

Mali military coup: How the world reacted, Al Jazeera, 19 agosto 2020

Mali: a revolt that led to a coup d'etat, DW, 19 agosto 2020

Coup d’État au Mali : les putschistes promettent des élections « dans un délai raisonnable », Jeune Afrique, 19 agosto 2020

Mali coup: UN peacekeeping mission ‘must and will continue’ operations, United Nations News, 19 agosto 2020

Un golpe a furor di popolo, Nigrizia, 19 agosto 2020

Statement of the Chairperson of the African Union Commission on the situation in the Republic of Mali, African Union, 18 agosto 2020

Communique sur la situation au Mali 18 août 2020, Economic Community of West African States (ECOWAS), 18 agosto 2020

Statement attributable to the Spokesperson for the Secretary-General on Mali, United Nations - Secretary-General, 18 agosto 2020

Mali president resigns after military mutiny: Live updates, Al Jazeera, 19 agosto 2020

Mali: Les dieux sont tombés sur la tête, Africa is a country, 20 luglio 2020

Mali : craignant des violences, l’opposition reporte le rassemblement prévu vendredi à Bamako, Le Monde, 16 luglio 2020

Anger at Mali’s President Rises After Security Forces Kill Protesters, The New York Times, 16 luglio 2020

Mali, la piazza contro Keita, ISPI online, 14 luglio 2020

Mali opposition leaders freed after days of anti-gov't protests, Al-Jazeera, 14 luglio 2020

Mali's President Keïta dissolves constitutional court amid unrest, BBC News, 12 luglio 2020

The situation in MaliResolutions adopted by the Security Council in 2020, 29 giugno 2020

Communiqué du Président de la Commission de l'Union africaine sur la situation au Mali, African Union, 22 giugno 2020


Aggiornato ad agosto 2020

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